TRIESTE: E' INIZIATO LO SGOMBERO DEL SILOS

 Questa volta lo hanno fatto sul serio: in mattinata è iniziata a Trieste l'operazione di sgombero del Silos, l'edificio a due passi dalla Stazione Centrale che, pur in condizioni di estremo degrado, costituiva l'unico riparo per decine di migranti in transito sulla cosiddetta "rotta balcanica". Del Silos (di proprietà di Coop Alleanza 3.0) abbiamo già scritto qualche giorno fa sul blog, quando il sindaco Dipiazza aveva firmato l'ordinanza di sgombero (qui l'articolo).

Secondo questo breve articolo di ANSA al momento l'operazione si sta svolgendo "in modo tranquillo": sul posto Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia locale, personale sanitario. Il punto, tuttavia, è che non c'è alcuna chiarezza sul destino dei migranti che fino ad oggi hanno occupato il Silos, su come e dove verranno sistemati e su come sarà possibile in futuro gestire i flussi di migranti che trovano in Trieste il naturale punto di transito tra la "rotta balcanica" e l'Europa occidentale. 

Secondo questo articolo de "Il Manifesto" (uno dei pochi quotidiani che ha seguito la vicenda) lo sgombero, più volte minacciato in passato ma mai attuato, questa volta viene eseguito perchè il 7 luglio Trieste sarà visitata da Papa Francesco e c'era il timore che le condizioni di vita dei migranti in quel girone infernale potessero diventare improvvisamente "visibili" in quell'occasione. Arriva il Papa, la polvere viene nascosta sotto al tappeto, insomma.

Purtroppo però questa "polvere" sono esseri umani, i quali, privati anche dell'unico seppur pericoloso e fatiscente riparo, hanno ora davanti a sè soltanto incognite. Anche volendo vedere la cosa con massimo cinismo, cioè pensando al mero "ordine pubblico", è facile immaginare che la situazione potrebbe notevolmente peggiorare, dato che non sembrano esistere soluzioni alternative al Silos in area cittadina. 


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