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Visualizzazione dei post da febbraio 27, 2022

LA POSIZIONE SULL'UCRAINA NON SI DISCUTE: DODIK ABBANDONA LA PRESIDENZA

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 La seduta odierna della presidenza bosniaca è stata interrotta dall'abbandono del membro serbo, Milorad Dodik, causato dall'indisponibilità degli altri due membri (il croato Komsic ed il bosgnacco Dzaferovic) a ridiscutere la posizione ufficiale della BIH sull'aggressione russa all'Ucraina (fonte:  N1 English ).  Dodik ha sostenuto, fin dal primo giorno di guerra, che la BIH dovesse mantenere una posizione neutrale e dovesse sostenere gli sforzi per il dialogo tra Russia ed Ucraina, senza però emettere nessuna condanna netta nei confronti delle azioni di Putin. Differente la posizione di Komsic e Dzaferovic, che invece condannano senza appello Putin, in linea con i Paesi della UE. Durante la seduta poi interrotta, Dodik ha accusato gli altri due membri della presidenza di violare la costituzione bosniaca, usando gli ambasciatori a Bruxelles e New York per sostenere esclusivamente le loro posizioni, sulle quali non c'è accordo nella presidenza stessa. Successivament

GUERRA IN UCRAINA: IL PUNTO SUI RISCHI BELLICI ED ECONOMICI IN BOSNIA

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 In Bosnia Erzegovina ricorreva oggi il giorno dell'indipendenza (festività nazionale, ma celebrata in realtà solo in Federazione BIH ed ignorata, quando non osteggiata, in Republika Srpska), in un clima di grande incertezza e preoccupazione. La guerra in Ucraina sta generando ulteriore, grave, instabilità politica: mentre a Sarajevo si manifesta contro la guerra, il membro serbo della Presidenza, Milorad Dodik, rende noto di aver avuto un colloquio telefonico col ministro degli esteri russo Lavrov, venerdì scorso, senza però rivelarne il contenuto, ma facendo riferimento all'implementazione di alcuni (non ben definiti) accordi stretti con Putin nel dicembre 2021 (fonte:  Klix.ba ) Oltre al rischio di un'escalation militare (che ha portato EUFOR ad un aumento simbolico, ma comunque consistente, di forze presenti nel Paese: si è passati da 600 a 1100 unità), le preoccupazioni più immediate sono di natura economica e derivano immediatamente dalle pesantissime sanzioni imposte

GUERRA IN UCRAINA: LE POSIZIONI NEI BALCANI OCCIDENTALI

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 Mentre si attendono, con poche speranze di successo,  i colloqui tra le delegazioni russa ed ucraina a Gomel (Bielorussia) e mentre in tutta Europa si tengono imponenti manifestazioni per la pace (molte le persone in piazza anche a Sarajevo e Belgrado, in questi giorni), mi sembra utile segnalare questo  dettagliato articolo di Pietro Aleotti per East Journal . Già da diversi giorni, sul Blog, ci stiamo occupando del possibile "secondo fronte" nei Balcani occidentali, seguito all'invasione russa dell'Ucraina. L'articolo di Aleotti amplia la prospettiva, dettagliando oltre la Serbia e la Bosnia Erzegovina le posizioni e la situazione politica interna di tutti i Paesi ex-jugoslavi e dell'Albania. In attesa di notizie da Gomel, vi auguro buona lettura.