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Visualizzazione dei post da febbraio 23, 2025

SERBIA: LA POLIZIA CONTRO USAID, VUCIC A BANJA LUKA

La Serbia e il mondo serbo all'interno dell'area ex-jugoslava vivono un periodo di grande fermento da mesi, e la situazione si è fatta particolarmente complessa negli ultimi due giorni con una serie di risvolti anche sul piano internazionale.  La giornata di mercoledì era terminata col precipitoso viaggio notturno del presidente serbo Vucic a Banja Luka, capoluogo della Repubblica Serba di Bosnia, per manifestare personalmente la propria vicinanza al presidente Milorad Dodik, condannato in primo grado ad un anno di carcere e sei di interdizione dai pubblici uffici per disobbedienza nei confronti dell'Alto rappresentante, istituzione non riconosciuta dal governo della RS ma fondamentale nella complessa architettura della Bosnia Erzegovina uscita dagli accordi di pace di Dayton. Le reazioni alla sentenza del tribunale di Sarajevo non si sono fatte attendere neppure da Mosca, dove il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha avvertito delle conseguenze negative che essa potrà...

MILORAD DODIK CONDANNATO AD UN ANNO DI CARCERE

 Il presidente della Repubblica Serba di Bosnia, Milorad Dodik, è stato condannato ad un anno di carcere e sei anni di interdizione dai pubblici uffici. La sentenza del tribunale di Sarajevo, pronunciata senza la presenza in aula di Dodik, è di primo grado ed è prevista la possibilità del ricorso (dunque al momento per l'imputato non cambierà materialmente nulla). Nonostante la condanna sia inferiore alle richieste della procura (cinque anni di carcere e dieci di interdizione dai pubblici uffici) si tratta comunque di una sentenza dall'alto valore politico e simbolico, dato che in gioco ci sono i meccanismi stessi di funzionamento dello Stato di Bosnia ed Erzegovina: Dodik era accusato di disobbedienza e mancato rispetto dell'autorità dell'Alto rappresentante Christian Schmidt. La figura dell'Alto rappresentante è centrale nel meccanismo di applicazione degli accordi di pace di Dayton del 1995, che posero fine al conflitto in Bosnia Erzegovina. Il tedesco Christian ...

BOSNIA ERZEGOVINA: DODIK IN ATTESA DI SENTENZA

 La procura della Bosnia Erzegovina ha chiesto cinque anni di carcere e dieci di interdizione dalle cariche pubbliche per il presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik. L'incriminazione, molto seria sia sul piano giudiziario che su quello politico, nasce dal costante rifiuto di Dodik di riconoscere l'autorità dell'Alto Rappresentante per la Bosnia Erzegovina, il tedesco Carl Schmidt.  Dodik, che ha più volte minacciato la secessione dell'entità serba della Bosnia Erzegovina ed ha fino ad oggi goduto dell'appoggio tanto della Serbia di Vucic quanto della Russia di Putin, ha sempre dichiarato illegittime le decisioni di Schmidt, fin dall'entrata in carica nel 2021. La vicenda giudiziaria, tuttavia, riguarda la promulgazione di due specifiche leggi da parte di Dodik,  votate dall'Assemblea Nazionale della Republika Srpska nel 2023 e successivamente annullate dall'Alto Rappresentante: una stabiliva che le sentenze della Corte Costituzionale bosniaca no...