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Visualizzazione dei post da gennaio 2, 2022

KAFANA 09 01 22

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 E' online sul canale YouTube di BIH BLOG il nuovo podcast Kafana. Tutti gli argomenti di cui ci occupiamo questa settimana, con relativi link ai post sul blog, li trovate in descrizione sotto al video (ATTENZIONE: per vedere la descrizione dovete aprire il video su YouTube).  Vi do anche qui, in breve, i riferimenti a tutti i post citati nel podcast: Sanzioni statunitensi contro Dodik Manifestazione del 10 gennaio 2022 Ritratto di Lejla Kalamujic Un anno di proteste in Bosnia Erzegovina La vergogna di Priboj Buona domenica a tutti!

SANZIONI STATUNITENSI CONTRO MILORAD DODIK: PROVIAMO A FARE IL PUNTO

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 Immediatamente dopo il loro annuncio, le sanzioni comminate dagli Stati Uniti contro il membro serbo della presidenza tripartita bosniaca Milorad Dodik, sono diventate l'argomento principale trattato dalla stampa bosniaca. A parte la scomposta e violenta (almeno quanto prevedibile) reazione dell'interessato, il quale ha dichiarato addirittura, in conferenza stampa, di  aspettarsi che gli americani possano assassinarlo , i giornali si sono concentrati ovviamente sul contenuto di tali sanzioni, che vanno a colpire anche il canale ATV di Banja Luka, controllato dalla famiglia di Dodik. In italiano, il primo articolo chiaro e dettagliato sull'argomento è stato da poco pubblicato su East Journal e  vi invitiamo a leggerlo qui . Si scoprirà così che le accuse mosse a Dodik sono praticamente identiche a quelle che portarono alle precedenti sanzioni americane del 2017: la corruzione sistematica, gli ostacoli alla libera informazione, le spinte secessioniste, l'attacco continuo

LUNEDI' 10 GENNAIO UNA MANIFESTAZIONE PER SALVARE LA BOSNIA ERZEGOVINA

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 Speravamo tutti che non sarebbe mai più stato necessario, ma per il prossimo lunedì 10 gennaio un gruppo di associazioni legate alla Bosnia Erzegovina ha indetto a Roma una manifestazione per la pace e la giustizia in quel Paese, di fronte allo spettro del secessionismo e di una nuova possibile guerra. Tutti i dettagli e le modalità di svolgimento della manifestazione in questo articolo , dal portale di Retisolidali.

IL TRAUMA COLLETTIVO DI UNA GENERAZIONE: LA GUERRA SECONDO LEJLA KALAMUJIC

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 Il padre bosgnacco, la madre (persa quando aveva solo due anni) serba, un'identità costruita nello spirito jugoslavo degli anni Ottanta e improvvisamente mandata in frantumi dalla guerra. Balcan Insight pubblica sul suo portale una bella intervista alla scrittrice bosniaca Lejla Kalamujic , di cui potete trovare qui un  breve ritratto . La guerra come trauma collettivo di una generazione, la perdita delle origini e delle sicurezze, la malattia e il disagio mentale, sono tutti temi fortemente presenti nell'opera di questa scrittrice, di cui possiamo consigliarvi, in italiano, la raccolta di racconti brevi "Chiamatemi Esteban" , in uscita il 27 gennaio. "Mi sentivo come se la mia identità mi avesse tradito" : così Lejla Kalamujic ricorda il dopoguerra degli anni Novanta, quel momento in cui tutti, passata la fase della pura e semplice lotta per la sopravvivenza, si trovarono a fare i conti con ciò che di loro e della propria storia era rimasto. Qualcuno, come

LA PRIMA VERGOGNA DELL'ANNO: IL "CASO PRIBOJ"

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Il 2022 era iniziato forse da qualche minuto, quando in Serbia si consumava il primo grave episodio di un anno che (speriamo di sbagliare) si annuncia tutt'altro che tranquillo per i Balcani Occidentali. Ne parlano da tre giorni tutti i principali quotidiani serbi, croati e bosniaci, l'articolo e il video che  riportiamo qui  si trovano sul portale del croato Jutarnji List. Siamo a  Priboj , Serbia meridionale, e un gruppo di appartenenti alle locali forze di polizia festeggia l'anno nuovo: si mangia, si beve, si canta. Fin qui nulla di particolare, non fosse che i poliziotti si abbandonano a canti nazionalisti e sciovinisti , offendendo tra l'altro la memoria del genocidio di Srebrenica. Non ci sentiamo qui di tradurre il testo della canzone in questione, riportato comunque da Jutarnji List insieme al video dei festeggiamenti. Non appena il video, postato su Facebook da uno dei partecipanti alla festa, è diventato di dominio pubblico, il presidente serbo Vucic si è tro

2021: UN ANNO DI PROTESTE IN BOSNIA ERZEGOVINA

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 Il portale del quotidiano sarajevese Oslobodjenje, dedica un  interessante articolo  alle molte proteste che hanno caratterizzato il 2021 in Bosnia Erzegovina. Riassumere il contenuto di tale articolo mi pare molto utile, dato che la stampa italiana tende a raccontare la Bosnia soltanto attraverso le minacce reciproche dei politici. E' del tutto evidente, e certamente non da quest'anno, che i partiti politici in Bosnia (gli stessi, sostanzialmente, da 30 anni a questa parte) non hanno alcun legame con la società civile, interessata a questioni diverse e ben più sostanziali delle solite rivendicazioni etnico-nazionali. Ecco allora che il 2021 si era aperto con i cittadini bosniaci in piazza per chiedere conto al governo del tempo perso nel contrasto alla pandemia da covid-19, in un Paese in cronica mancanza di respiratori e dispositivi di sicurezza, con una campagna vaccinale ancora tutta da organizzare. Gli operatori sanitari del  cantone HNK (quello di Mostar), in particolar

KAFANA 02 01 22

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  Questa settimana nel podcast parliamo soprattutto di politica: la complicata, sporca, violenta politica bosniaca. Iniziamo con una piccola guida per capire come funzionano le istituzioni bosniache, poi ci occupiamo della polemica tra il giornalista serbo Zoran Ostojic e il membro serbo della presidenza bosniaca Milorad Dodik. Notiamo poi come il lessico della politica bosniaca si vada sempre più radicalizzando e come l'Europa si occupi poco e male di Bosnia Erzegovina, dalle dichiarazioni deliranti del premier ungherese Viktor Orban al buco nero dei diritti umani nel campo di Lipa, costruito con fondi UE. Sotto al video tutti i link per approfondire le tematiche trattate.