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Visualizzazione dei post da giugno 19, 2022

LA BATTAGLIA PER I FIUMI IN BOSNIA ERZEGOVINA

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In un lungo e dettagliato articolo per OBCT , Arman Fazlic racconta la battaglia dei cittadini della Bosnia Erzegovina per la difesa dei loro fiumi dalla costruzione di centinaia di piccole centrali idroelettriche, che a fronte di un modesto (probabilmente nullo) interesse economico per lo Stato, produrrebbero ingenti ed irreversibili danni all'ambiente e al turismo.  Da sottolineare come questa battaglia, portata avanti da svariati comitati ed associazioni ambientaliste, accomuni i cittadini delle due entità della Bosnia Erzegovina (Republika Srprska e Federazione BIH), a testimonianza del fatto che tutti i temi di reale interesse per il popolo bosniaco sono assolutamente trasversali rispetto alla politica clientelare e nazionalista dei partiti. Buona lettura!

MOSTAR: DEVASTATO IL CIMITERO DEI PARTIGIANI

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 La notizia è del 15 giugno, ma ho impiegato tempo anche soltanto ad elaborarla, figuriamoci per scriverne. Il Partizansko groblje, il cimitero dei partigiani di Mostar, è stato completamente e pesantemente danneggiato, con una sistematica distruzione delle oltre 600 lapidi. Non è certo la prima volta che la violenza fascista si sfoga su questo cimitero monumentale, ma nemmeno durante la guerra degli anni Novanta si era verificato un attacco così grave e distruttivo.  Il Partizansko groblje venne costruito nel 1965 dal filosofo ed architetto serbo Bogdan Bogdanovic , sindaco di Belgrado dal 1982 al 1986 e in seguito critico radicale di Milosevic e della sua cricca nazionalista. Esso faceva parte di una serie di monumenti memoriali sparsi in luoghi simbolo della seconda guerra mondiale in tutta la ex Jugoslavia, il cui scopo dichiarato era quello di favorire la riconciliazione. Bogdanovic infatti non celebrava mai nei suoi monumenti battaglie o atti di guerra, ma voleva invece trasmette