Post

Visualizzazione dei post da marzo 31, 2024

KOSOVO: AVVIATO IL CENSIMENTO, I PARTITI SERBI INVITANO AL BOICOTTAGGIO

È iniziato in Kosovo il primo censimento della popolazione dal 2011. Come sempre nei Balcani, e particolarmente in Kosovo, ogni  censimento crea timori e tensioni, dato che tendenzialmente tutta la politica si basa sui rapporti numerici tra i vari gruppi etnico-nazionali. Esattamente come accadde nel 2011, i partiti serbi invitano al boicottaggio. Secondo Srpska Lista, il censimento avrebbe come unico scopo quello di certificare il successo della pulizia etnica subita dai serbi nel nord del Paese, un'area a dir poco molto inquieta nell'ultimo anno.  Diversamente dal 2011, quando ad occuparsi del censimento furono le municipalità, oggi tutto verrà gestito a livello centrale. Altro aspetto importante, per la prima volta il questionario si occuperà anche di individuare le proprietà perse o danneggiate durante la guerra,  nonché di quantificare in modo preciso la diaspora (si ritiene che almeno mezzo milione di kosovari si trovino oggi fuori dal Paese, un numero enorme, considerato

ALBANIA: STORIE DI MIGRANTI, A CAVALLO DI DUE SECOLI

Sfogliando il sempre ottimo BalkanInsight, mi sono imbattuto in due articoli riguardanti l'Albania, che vi invito a leggere per intero e che mi paiono strettamente collegati tra loro. Il primo,  disponibile qui , riguarda la stretta attualità e ci informa della morte di otto  persone, sette migranti passeggeri di un van e l'autista albanese che, inseguito dalla polizia, aveva lanciato il mezzo a 200 km orari, perdendone il controllo e finendo fuori strada. L'incidente è avvenuto non lontano dal confine greco e tutto fa pensare che l'autista fosse uno smuggler, spaventato dalla polizia albanese. Oggi l'Albania è al centro dell'attenzione soprattutto come Paese di transito della rotta balcanica e non manca di accreditarsi come poliziotto, offrendo anche il proprio territorio per "ospitare" centri di permanenza per migranti giunti illegalmente in Europa. In passato, tuttavia, erano proprio gli albanesi stessi a rischiare tutto, compresa la vita, per uscir

SERBIA: BREVE RITRATTO DI DINKO GRUHONJIC

"Se succede qualcosa a me o alla mia famiglia, accuso direttamente Aleksandar Vucic", con questa impegnativa dichiarazione inizia l'ultimo articolo dedicato dal quotidiano Danas  ai fatti della facoltà di filosofia di Novi Sad ( qui l'articolo completo ). Contro il giornalista e professore universitario serbo, è in atto da anni una campagna di diffamazione e minacce da parte dei nazionalisti serbi, che non gli perdonano una posizione fortemente critica nei confronti del ruolo della Serbia nei conflitti degli anni Novanta. Gruhonjic ha più volte chiamato in causa, anche in passato, lo stesso presidente della Serbia Aleksandar Vucic, di cui invita a non dimenticare il ruolo di ministro della propaganda bellica sotto il regime di Slobodan Milosevic. Nato a Banja Luka nel 1970, Dinko Gruhonjic è stato dal 2004 al 2016 presidente dell'associazione indipendente dei giornalisti della Vojvodina ed è un sostenitore pubblico di RECOM in Serbia (RECOM è la commissione region

KUMJANA NOVAKOVA: IL SILENZIO DELLA RAGIONE

Dopo i trionfi a Torino e Sarajevo, Silence of Reason  (Sutnja razuma)  di Kumjana Novakova   vince anche al Cinema du Reél di Parigi, importante festival del cinema documentaristico. La regista macedone, che ha trascorso 17 anni della propria vita adulta in Bosnia Erzegovina, ha raccontato le violenze e le torture subite dalle donne internate nel cosiddetto "campo dello stupro" di Foca, durante il conflitto del 1992-95. Per questa pellicola, la regista ha scelto di impiegare unicamente materiale d'archivio, costituito dai video utilizzati al processo presso la Corte Penale Internazionale, il primo in cui stupro, tortura e schiavitù sessuale sono stati considerati reati contro l'umanità. Per un approfondimento, vi invito a leggere questa  intervista alla regista  appena pubblicata da East Journal.  Qui  la scheda di partecipazione del film al Torino Film Festival.