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Visualizzazione dei post da gennaio 9, 2022

KAFANA 16 01 2022

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  E' online il nuovo podcast KAFANA, sul  canale YouTube BIH BLOG . Sul blog: un video per riflettere sul linguaggio d'odio i politici bosniaci, una cricca contro i cittadini una riflessione sulle violenze del 9 gennaio in memoria di Vlastimir Mijovic Buon ascolto e lettura!

E' MORTO VLASTIMIR MIJOVIC, LEGGENDA SARAJEVESE DEL GIORNALISMO

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 Tra i primissimi a ricordare Vlastimir Mijovic, a poche ore dalla sua morte ad Istanbul (dove aveva provato a combattere l'ultima battaglia contro il cancro) è stato ovviamente  il "suo" Oslobodjenje , quotidiano sarajevese di cui è stato più volte direttore e corrispondente da Mosca nel terribile periodo 1990-95. "Legendarni novinar" lo definisce Oslobodjenje, e non esagera. A breve distanza tutte le più importanti testate della ex-Jugoslavia rilanciano la notizia della sua scomparsa.  Nato a Foca nel 1956, Vlastimir Mijovic ha vissuto a Sarajevo dal 1964 ad oggi. Dal 1981 al 1985 è stato direttore di "Nasi dani", il più giovane nell'intera storia della ex-Jugoslavia, per passare poi al belgradese "Mladost" e approdare infine, come commentatore politico, ad "Oslobodjenje", il quotidiano della Sarajevo colta e progressista, il foglio che uscirà ogni singolo giorno anche durante il conflitto del 1992-95 e di cui sarà più volte d

CONTRO IL LINGUAGGIO D'ODIO, UN VIDEO PRODOTTO DA "BUKA"

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 La miglior scoperta che ho fatto questa settimana, sfogliando la stampa bosniaco-erzegovese, è stata l'esistenza del portale d'informazione Buka  di Banja Luka. Non credevo che in Republika Srpska esistesse ancora qualcosa di leggibile, ma quando Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa ha pubblicato un riassunto di un'intervista ad Aleksandar Trifunovic, caporedattore appunto di Buka ( qui il post relativo al tema ), la curiosità di documentarmi è stata forte. Ho così scoperto che Buka , nell'aprile 2021, ha prodotto un sorprendente video contro l'utilizzo del linguaggio d'odio, visualizzatissimo in Bosnia Erzegovina e in tutta l'area ex jugoslavia. Alla base di questa iniziativa, stava la constatazione che il linguaggio d'odio, utilizzato ampiamente in rete e sui social, appartiene in realtà ad una piccola minoranza, mentre la maggioranza degli ex-jugoslavi lo trovano riprovevole e pericoloso, anche e soprattutto dopo la dolorosa esperienza della gu

CRICCA VS CITTADINI: LA LUCIDA ANALISI DI ALEKSANDAR TRIFUNOVIC

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 Tra le varie voci critiche nei confronti della politica bosniaca, una particolarmente rilevante mi pare quella di Aleksandar Trifunovic, capo redattore del portale  Buka  di Banja Luka, una voce cioè che proviene proprio da dove è più difficile parlare: il cuore della Republika Srpska, dove la libera informazione è davvero una rarità. Trifunovic, ospite della trasmissione Nedjeljom u 2 (Di domenica alle 2) della radio televisione croata HRT, ha parlato dell'attuale crisi in Bosnia Erzegovina senza eludere alcun tema, con parole durissime contro la classe politica bosniaca (definita "una cricca al potere che se ne frega dei cittadini")  e particolarmente contro Milorad Dodik.  Trifunovic, inoltre, ha accusato apertamente la comunità internazionale (e gli USA in particolare) di aver fatto molto di più per portare Dodik al potere, di quanto non facciano ora per detronizzarlo.  Un ampio riassunto, in italiano, dell'intervista di Trifunovic ad HRT è  disponibile qui  sul

DOPO IL 9 GENNAIO: UN BILANCIO DELLE CELEBRAZIONI (INCOSTITUZIONALI) IN RS

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 Naturalmente, le celebrazioni in occasione della festa della proclamazione della Repubblica Serba di Bosnia, nonostante sia stata dichiarata incostituzionale dal 2015, si sono comunque tenute. Anzi, quest'anno hanno assunto per Milorad Dodik un'importanza ancora maggiore, dato che sono seguite immediatamente all'applicazione di nuove sanzioni a lui ed al suo entourage da parte degli USA. Come non era difficile prevedere, tali celebrazioni (con tanto di parate poliziesche e militari a Banja Luka e Brcko) sono state accompagnate da incidenti in varie località. Provocazioni e violenze si sono verificate anche ai danni di bosgnacchi all'esterno di moschee, in occasione della celebrazione della vigilia del Natale ortodosso.  Su tutti questi episodi, riportati singolarmente dalla stampa bosniaca nei giorni scorsi, si comincia ora a fare il punto. La strategia di Milorad Dodik,  qui interpellato in proposito da N1 , è stata prevedibilmente quella di minimizzare: ha asserito d

CHI CERCA LA GUERRA IN BOSNIA ERZEGOVINA?

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 Il giorno dopo la manifestazione per la pace e l'integrità territoriale in Bosnia Erzegovina, tenutasi a Roma, Sarajevo ed in varie altre città del mondo (quasi completamente ignorata dalla stampa italiana), vorrei invitarvi alla lettura di un articolo appena uscito sul portale di Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, originariamente pubblicato in inglese sul blog  Kosovo 2.0 . Già il titolo dell'articolo, "Geopolitica di una guerra annunciata", allude chiaramente alla profonda discrepanza tra le aspirazioni ed aspettative del popolo bosniaco (che alla guerra non ci pensa proprio e non vede alcuna ragione per cui dovrebbe esserci una nuova guerra in Bosnia Erzegovina) e quelle di tre attori tra loro strettamente legati: le elites etnico nazionali bosniache, i governi degli Stati confinanti, la cosiddetta Comunità internazionale. L'articolo, a tratti complesso ma davvero illuminante, è  disponibile qui in italiano . Buona lettura!