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Visualizzazione dei post da aprile 24, 2022

KOSOVO: APPROFONDIMENTI SUGLI INCIDENTI DI FRONTIERA

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 Come spesso capita la domenica, vi propongo oggi due approfondimenti su un tema già trattato sul blog, quello dei numerosi attacchi alla polizia kosovara verificatisi nei pressi del confine con la Serbia, nelle ultime settimane.  Segnalo due interessanti ed esaustivi articoli. Il primo, in italiano, è di Andrea Zambelli per East Journal e si concentra soprattutto sullo scenario politico: la lotta al contrabbando della polizia kosovara, il dialogo completamente interrotto tra Belgrado e Pristina, l'infinita questione delle targhe automobilistiche come pretesto per mantenere costantemente alta la tensione ( qui l'articolo completo ). Il secondo articolo, di Xhorxhina Bami, da Pristina per Balkan Insight, racconta invece soprattutto l'impatto sulla popolazione del nord Kosovo, a maggioranza serba, degli attacchi e delle numerose chiusure e posti di blocco che interessano varie strade il cui percorso attraversa il confine serbo-kosovaro (che, lo ricordiamo, Pristina considera

BOSNIA: CHIUSO IL CAMPO MIRAL, MIGRANTI TRASFERITI A LIPA

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 Il campo informale nelle ex fabbriche Miral, a Velika Kladusa, è stato sgomberato intorno alle 7 di venerdì mattina. I circa 200 migranti presenti sono stati obbligati al trasferimento verso il campo "ufficiale" di Lipa, struttura moderna e co-finanziata dall'UE, ma lontana diverse ore di cammino da qualsiasi servizio esterno.  Tra le molte fonti che riportano ed approfondiscono questa vicenda, ho scelto ancora una volta Melting Pot Europa.  Qui l'articolo completo  e il comunicato di No Name Kitchen, sigla da anni impegnata in prima linea per la difesa dei diritti dei migranti. 

ALLARMI BOMBA: OGGI TOCCA ALLA SERBIA

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Dopo il Montrnegro, oggi è toccato a Belgrado subire una serie di 22 allarmi bomba in altrettante scuole. Nella capitale serba, in mattinata, una serie di e-mail è giunta a vari istituti scolastici, annunciando la presenza di ordigni all'interno degli stessi. Naturalmente, sono seguite evacuazioni e controlli, con panico e disagi.  Fonte:  N1 BIH

CHI SI RICORDA DELLA TERZA JUGOSLAVIA?

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 Nel settembre del 2001 mi trovavo a Belgrado ed ebbi il piacere di assistere con alcuni amici serbi alla partita di calcio Jugoslavia-Slovenia: sì, perché all'epoca Belgrado era capitale della Jugoslavia. Una Jugoslavia piccola piccola, che grottescamente si poneva come erede delle due Jugoslavie ben più conosciute: quella monarchica dei Karadjordjevic e quella socialista di Tito, nate ciascuna da una guerra mondiale. La "terza Jugoslavia" nasceva a sua volta da una guerra, e Serbia e Montenegro ne costituivano i componenti residui. Vittorio Filippi, in un lungo e piacevole articolo su East Journal, ne racconta la storia dal cupo inizio al triste finale. Vi invito a leggerlo  qui

PAURA IN MONTENEGRO: ALLARMI BOMBA IN SCUOLE E SEDI COMUNALI

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Dalle prime ore di questa mattina, in Montenegro si sta verificando una lunga serie di allarmi bomba, principalmente nelle scuole medie di molte città. Allarmi bomba hanno interessato anche le sedi amministrative locali di Bar, Niksic e Berane.  Fonte:  N1 BIH N1 BIH è fonte affidabile ed aggiornata, con notizie anche in inglese, il link è sempre disponibile sul blog. 

SLOVENIA: ANCORA DUE ANALISI POST ELETTORALI

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 Non potevano mancare, dopo i risultati elettorali sloveni, gli interventi dei due più importanti portali italiani sui Balcani e l'Est Europa: Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa ed East Journal . In entrambi i casi l'attenzione viene posta sia sulla nettezza del risultato ottenuto dal neonato Movimento Libertà di Robert Golob, sia sull'alta affluenza alle urne (70% contro il circa 52% della precedente tornata elettorale). La Slovenia ha scelto un netto cambiamento, ed è stata una scelta di massa, anche se all'interno del Paese restano pesanti divisioni. Qui il contributo di Stefano Lusa, OBCT Qui il commento di Daniele Tibaldi, East Journal

SLOVENIA E FRANCIA: PAROLE E SILENZI DI DODIK SUI RISULTATI ELETTORALI

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 La domenica elettorale in Slovenia e Francia, a Banja Luka è stata vissuta con un misto di silenzi e parole in libertà, sulle quali il portale Buka non poteva esimersi dal confezionare un articolo al veleno, molto interessante da leggere integralmente per chi conosce il bosniaco ( disponibile qui ). Dapprima, si parla della vittoria di Robert Golob in Slovenia (per un profilo di Golob e le prime valutazioni, si veda  il post di poche ore fa sul blog ). Al vincitore indiscusso delle elezioni slovene, col suo Movimento Libertà, Milorad Dodik non fa neppure i complimenti. Ciò non deve particolarmente stupire, dato che l'uomo forte di Banja Luka si era speso molto e fino al giorno precedente al voto, nel sostegno a Jansa. Riguardo a Macron, invece, Dodik si pronuncia eccome, congratulandosi per la vittoria e ricordando come Macron sia molto amato dal suo popolo. Buka , tuttavia, richiama immediatamente alla memoria la presenza alle celebrazioni del 9 gennaio scorso, a Banja Luka, di T

ROBERT GOLOB: UN VECCHIO VOLTO NUOVO PER LA SLOVENIA

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 Robert Golob sembra avviato a diventare premier della Slovenia, dopo aver vinto nettamente la sfida con l'attuale primo ministro, il conservatore ed euroscettico Janez Jansa. Nonostante il distacco di circa nove punti tra il "Movimento Libertà" di Golob e l'SDS di Jansa, la partita per la formazione del governo coinvolgerà almeno cinque formazioni politiche. Vi propongo alla lettura due esaustivi ritratti di Robert Golob, uno  qui da N1 BIH , l'altro in italiano  da Rainews . È evidente che Golob, ingegnere elettronico, vuole presentarsi come volto nuovo e progressista della Slovenia, sia in politica interna che in politica estera: la sua campagna elettorale ha puntato sui temi delle energie rinnovabili, della digitalizzazione, della maggior concordia con le istituzioni e le politiche europee. È però anche da considerare che la discesa in campo di Golob nasce da una personale lotta di potere. Nei primi anni duemila, infatti, l'ingegnere di Nova Gorica fondò l