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Visualizzazione dei post da febbraio 6, 2022

KAFANA 13 02 22: CHIACCHIERE SU BOSNIA ERZEGOVINA E DINTORNI

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 E' online il nuovo podcast KAFANA di domenica 13/02/2022: chiacchiere sulla Bosnia Erzegovina e dintorni, seguendo il filo di quanto pubblicato sul blog in settimana. Buon ascolto!

REPUBLIKA SRPSKA: UN TERZO DEI LAVORATORI ASSUME TRANQUILLANTI

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 Non molto tempo fa, avevamo ripreso un articolo del sarajevese Oslobodjenje sulle proteste che, nel 2021, hanno scosso la Bosnia Erzegovina, scoprendo che per la maggior parte dei cittadini bosniaci non sono certo le questioni etnico nazionali ad esser importanti, ma  piuttosto quelle riguardanti la salute ed il lavoro . La conferma di questo, arriva anche da un articolo che riprendiamo oggi dal portale Buka di Banja Luka. Pare che nell'entità a maggioranza serba della Bosnia Erzegovina (citata spesso dalla stampa internazionale unicamente per le minacce secessioniste), un terzo dei lavoratori faccia uso di tranquillanti. Alle quotidiane e numerose violazioni dei diritti dei lavoratori, dal 2020 si sono aggiunte numerose controversie seguite ai licenziamenti, a loro volta causati dalla crisi pandemica: mancato pagamento di stipendi arretrati, difficoltà nell'ottenere il TRF ecc... Ora secondo Ranka Misic, presidente della Federazione dei sindacati della RS, si sono fatti impor

REPUBLIKA SRPSKA: UN NUOVO VOTO CONTRO LO STATO CENTRALE

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 Nel pantano immobile della politica bosniaca, dopo il sostanziale fallimento del  primo round di colloqui a Neum,  la Republika Srpska (con la regia e la benedizione di Milorad Dodik) continua la sua sfida allo Stato centrale bosniaco e alla comunità internazionale.  Balkan Insight dà notizia del voto con cui l'Assemblea nazionale della RS ha sostenuto, ieri, un disegno di legge per la creazione di un organismo autonomo per la nomina di giudici e pubblici ministeri nell'entità a maggioranza serbo-bosniaca.  Ora il disegno di legge, ovviamente criticato ed avversato dall'Alto rappresentante Schmidt e dalla comunità internazionale, sarà posto in discussione pubblica per 60 giorni prima di una eventuale approvazione definitiva. Qui l'articolo completo da Balkan Insight

ISTRIA: IL LAVORO DI UN'ANTROPOLOGA SUL RICORDO

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 In occasione del "giorno del ricordo" celebrato ieri, tra molto materiale dubbio ed inutile, vorrei segnalarvi  questo bell'articolo da OBCT . L'antropologa Katja Hrobat Virloget ha pubblicato un libro sulla slovenizzazione delle città istriane dopo l'esodo (usa proprio questa parola, seppur virgolettata: fatto molto strano ad est di Trieste) della popolazione italiana.  Virloget dichiara subito di non voler fare storia (non è il mestiere dell'antropologo) ma di voler narrare il profondo mutamento urbanistico, politico, sociale, culturale che ha interessato l'Istria nel secondo dopoguerra. Un territorio profondamente e violentemente trasformato, con tutto ciò che questo ha significato nella vita ed identità delle persone che lo hanno abbandonato, ma anche di quelle che sono rimaste o sono arrivate a ripopolarlo. Tante volte mi è capitato di parlare di queste vicende dal punto di vista storico (anche se amo sempre meno farlo in quel 10 febbraio così strume

MONTENEGRO: PROBABILI ELEZIONI ANTICIPATE

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 L'eterno Milo Djukanovic potrebbe essere il principale beneficiario della crisi di governo nel piccolo Montenegro, dove il governo in carica è stato sfiduciato e le elezioni anticipate appaiono come l'esito più probabile.  East Journal ci propone in  questo dettagliato articolo  un'analisi della situazione. Buona lettura!

AMBIENTE: LE SFIDE SI VINCONO ABBATTENDO LE FRONTIERE

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 Al cinipide galligeno del castagno, un insetto infestante distruttivo per i castagni, delle frontiere non importa nulla. Non è conscio del delirio degli anni Novanta, non sa che i castagneti su cui si accanisce non si trovano più in Jugoslavia, ma divisi tra Bosnia Erzegovina e Croazia. Non avendo bisogno di passaporti, li attacca tutti senza distinzione, costringendo le due repubbliche post-jugoslave a collaborare strettamente per fermarlo. Questa bella storia, in cui un insetto si mostra più intelligente degli esseri umani e li costringe a migliorarsi per combatterlo, è raccontata nei dettagli in  questo articolo  da OBCT. Buona lettura!

MEMORIA: LA DONNA CHE SVELO' IL TESORO DI TUDJMAN

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 Lungo il difficile percorso della memoria, coltivata poco e male nei Balcani, vorrei segnalarvi ancora una storia interessante dalla Croazia. Il portale Balkan Insight qualche settimana fa ha ricordato  in questo articolo  Ankica Lepej, deceduta purtroppo per le conseguenze del Covid-19.  Nel 1998, da impiegata della Zagrebacka Banka, Lepej scoprì e denunciò il fatto che la moglie di Franjo Tudjman aveva depositato sul proprio conto l'enorme somma di 210.000 marchi e 15.000 dollari, allo scopo di sottrarli alla dichiarazione patrimoniale del marito. Vi invito a leggere l'intera storia, ricordando che a causa di questo Ankica Lepej perse il lavoro, dopo che anche il marito era rimasto disoccupato a causa del fallimento (per illeciti nella fase di privatizzazione) dell'azienda per cui lavorava. Erano tempi difficili per la Croazia, ma fare scelte giuste e coraggiose è sempre possibile "anche senza avere piani B a disposizione", come ha scritto su Facebook il famoso

MEMORIA: ZAGABRIA RICORDA LA FAMIGLIA ZEC

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 Il consiglio cittadino di Zagabria ha proposto di inserire nella lista di persone a cui dedicare una via o piazza in città, la famiglia Zec. Si tratta di una famiglia serba (padre, madre e figlia allora dodicenne) sterminata dalla polizia croata nell'autunno del 1991.  La storia della famiglia Zec e di ciò che successe in quella mattina del 7 dicembre 1991 a Zagabria, è  qui ricostruita  da Balkan Insight. Dal medesimo portale,  questo articolo  ricostruisce invece la travagliata vicenda che precede questa proposta del consiglio cittadino della capitale croata, accolta con grande favore dalle organizzazioni per i diritti civili.

KAFANA 05 02 22

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 E' online, sul canale YouTube BIH BLOG e al link qui sotto, il nuovo podcast KAFANA.  Buon ascolto! Questa settimana parliamo dei gruppi ambientalisti che a Zenica hanno vinto la loro battaglia contro la costruzione di una centrale idroelettrica (sul blog: https://www.bihblog.com/2022/01/a-zen... ); della preoccupante crisi in cui versa lo sport bosniaco, a corto di fondi e vittima della disorganizzazione politica (sul blog: https://www.bihblog.com/2022/02/lo-sp... ); di dialogo e confronto fra culture e religioni (sul blog: https://www.bihblog.com/2022/02/bosni... ); infine, dei colloqui di Neum sul futuro della Bosnia Erzegovina (sul blog: https://www.bihblog.com/2022/02/a-neu... )