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Visualizzazione dei post da dicembre 12, 2021

SI PUO' DARE UNA NUOVA COSTITUZIONE ALLA BOSNIA?

 Negli ultimi giorni sono usciti sul portale di Osservatorio Balcani e Caucaso due articoli molto interessanti sulla Costituzione bosniaca, nata dagli  accordi di Dayton del 1995. Entrambi si focalizzano sulla necessità (e sulle possibilità) di cambiamento di tale Costituzione, considerata da sempre un ostacolo insormontabile sulla via dell'integrazione della Bosnia nell'UE.  Molto completa e dettagliata, nonchè ricca di proposte costruttive, è l'analisi di Joseph Marko , professore emerito di diritto pubblico e scienze politiche presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Graz. La riflessione di Francesco Palermo  è tutta rivolta alle possibilità di cambiare la Costituzione bosniaca dal basso, attraverso un processo partecipativo che metta al centro la società civile. Entrambi gli interventi meritano un'attenta considerazione, soprattutto per il loro carattere costruttivo: la Bosnia Erzegovina non è un Paese condannato a morte, le soluzioni alla paralis

LANA PUDAR PORTA IL NUOTO BOSNIACO NELLA STORIA

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 E' la prima volta in assoluto: la quindicenne  Lana Pudar  si aggiudica il bronzo ai mondiali in vasca corta di Abu Dhabi, nuotando i 200 metri delfino in 2'04''88.  La giovane nuotatrice di Mostar ha nuotato per la prima volta nella sua carriera sotto i 2'05'', migliorando il record nazionale bosniaco, che già le apparteneva. Pochi giorni dopo il trionfo della regista Jasmila Zbanic agli European Film Awards, è un'altra giovane donna a ricordare all'Europa e al mondo il talento e le potenzialità della Bosnia Erzegovina, un Paese di cui la stampa si ricorda ultimamente solo per la sua indecente politica e per i venti di guerra che sembrano tornati a soffiare.  Per chi legge il bosniaco ecco il racconto dell'impresa di  Klix.ba , qui invece uno dei pochi articoli in inglese dal portale  SwimSwam .

LA BOSNIA DI JASMILA E QUELLA DI MILORAD

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 In questo lunedì di metà dicembre, la Bosnia Erzegovina si sveglia incredula e spaesata. Il weekend ha portato il trionfo del capolavoro di Jasmila Zbanic , "Quo vadis Aida?" agli EFA, gli Oscar del cinema europeo. Improvvisamente, l'Europa ed il mondo si sono accorti delle enormi potenzialità umane della Bosnia : persone come Jasmila Zbanic possono davvero portare questo Paese a fare i conti con la propria storia recente, nell'ottica di quella giusta riconciliazione che manca da trent'anni. Immediatamente dopo l'annuncio della vittoria agli EFA, il think-tank serbo Regional Accademy for Democratic Development ha invitato la Televisione Nazionale Serba a rendere presto visibile la pellicola della regista bosniaca ( qui l'articolo in inglese da N1 ). Si tratterebbe di un passo estremamente importante, vista la difficoltà della Serbia nel riconoscere il genocidio di Srebrenica e in generale i più gravi crimini di guerra negli anni Novanta. Ancor più della