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Visualizzazione dei post da dicembre 26, 2021

IL LESSICO DELLA GUERRA E I DELIRI DI ORBAN

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  Riguardo alla situazione politica nel Paese, la stampa bosniaca questa settimana registra alcune piccole, apparentemente poco significative novità. In realtà, si tratta di dettagli fondamentali. Ricompaiono parole come "rat" (guerra), "sila" (violenza), "sukob" (scontro) , con una frequenza che non si vedeva da tempo.  Ecco allora il membro croato della presidenza tripartita, Zeliko Komsic, dichiarare ad Oslobodjenje che  se Dodik proseguirà  nella sua opera di lacerazione dell'unità nazionale, lo scontro (sukob) sarà inevitabile. Da ricordare, per chi non conosce la politica bosniaca, che Zeliko Komsic è stato fin dalla sua elezione criticato anche e soprattutto dai nazionalisti croati, secondo i quali a votarlo sarebbero stati anche e soprattutto bosgnacchi.  Le dichiarazioni, le allusioni, le minacce si sprecano: Dodik e Dragan Covic (leader dell'HDZ BIH, il partito nazionalista croato in Bosnia) si dicono come sempre d'accordo sul fatto c

IL FALLIMENTO DI LIPA E DELL'EUROPA

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Nella municipalità di Bihac (siamo nel nord-ovest della Bosnia Erzegovina, in un territorio in perenne attrito con Sarajevo per ruggini politiche che risalgono ai tempi della guerra, vicini al confine croato), su un altopiano isolato e lontano da qualunque servizio , sorge il campo di transito per migranti di Lipa, erede di un primo campo dal medesimo nome, devastato da un terribile incendio nel 2020.  Questo nuovo campo non è un insediamento informale ma, sulla carta, un "capolavoro" finanziato dall'Unione Europea ed inaugurato lo scorso novembre. Le sue caratteristiche e la misura della sua inutilità e disumanità ben risultano da un dettagliato report reso disponibile dalla  rete riVolti ai Balcani  e riassunto nei suoi punti fondamentali in  questo articolo  sul portale di  Altreconomia . Vi auguro buona lettura e riflessione, ricordandovi che altro materiale interessante sul tema dei migranti in Bosnia Erzegovina è raccolto  in questo post sul blog .

ZORAN OSTOJIC INSISTE NELLA "DEMOLIZIONE" DI MILORAD DODIK

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  Sono passati sette giorni dal violento scontro, consumatosi negli studi dell'emittente televisiva serba "Prva", tra il giornalista e politico serbo  Zoran Ostojic  e il leader del SNSD, nonchè membro serbo della presidenza tripartita bosniaca, Milorad Dodik. Ostojic tuttavia non solo non si mostra pentito, ma rincara la dose con nuove considerazioni e rivelazioni su Dodik. Di questo scontro la stampa internazionale ha parlato poco o nulla, ma in realtà presenta molti elementi di interesse per capire meglio la complicata situazione bosniaca attuale. Vediamo dunque gli elementi essenziali dell'articolo, dedicato alla questione , con cui Oslobodjenje (il più autorevole quotidiano di Sarajevo) apre oggi il suo portale web. Ostojic ha sostenuto che Dodik rappresenterebbe per il presidente serbo Vucic soltanto un problema e che, per fare una guerra, servono tre cose: cibo (con "hrana" ovviamente si allude non solo ai generi alimentari, ma in generale alla possib