Post

Visualizzazione dei post da giugno 16, 2024

CALDO ESTREMO E BLACKOUT: CAOS NEI BALCANI

 Le temperature estreme registrate in questi giorni, superiori ai 40 gradi, potrebbero essere state la causa scatenante di una serie di blackout che hanno interessato Albania, Montenegro, Bosnia Erzegovina e la costa croata nella giornata di venerdì.  Il Paese più estesamente colpito è stato il Montenegro, il cui territorio è rimasto quasi tutto senza energia elettrica per ore, ma i disagi maggiori si sono ovviamente verificati nelle città più grandi dell'area interessata. A Sarajevo il traffico è impazzito a causa dei tram fermi e dei semafori spenti e gravi blocchi del traffico si sono verificato anche a Spalato. Sulla costa croata, poi, i disagi hanno riguardato anche i molti turisti, rimasti esposti al caldo afoso mentre bar e ristoranti chiudevano i battenti.  Sulle ipotetiche cause dei blackout regionali, nonché sui rischi per il futuro, si interrogano due articoli:  uno in serbo croato da N1 , l'altro  in italiano da Euronews

TRIESTE: E' INIZIATO LO SGOMBERO DEL SILOS

 Questa volta lo hanno fatto sul serio: in mattinata è iniziata a Trieste l'operazione di sgombero del Silos, l'edificio a due passi dalla Stazione Centrale che, pur in condizioni di estremo degrado, costituiva l'unico riparo per decine di migranti in transito sulla cosiddetta "rotta balcanica". Del Silos (di proprietà di Coop Alleanza 3.0) abbiamo già scritto qualche giorno fa sul blog, quando il sindaco Dipiazza aveva firmato l'ordinanza di sgombero ( qui l'articolo ). Secondo  questo breve articolo di ANSA  al momento l'operazione si sta svolgendo "in modo tranquillo": sul posto Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Carabinieri, Polizia locale, personale sanitario. Il punto, tuttavia, è che non c'è alcuna chiarezza sul destino dei migranti che fino ad oggi hanno occupato il Silos, su come e dove verranno sistemati e su come sarà possibile in futuro gestire i flussi di migranti che trovano in Trieste il naturale punto di transito tra la

VERTICE DI PACE A LUCERNA: PERCHÉ LA SERBIA HA FIRMATO LA DICHIARAZIONE FINALE

La dichiarazione finale del vertice di pace sull'Ucraina, tenutosi a Lucerna senza la partecipazione di russi e cinesi, non è stata firmata da alcuni dei Paesi partecipanti, quelli genericamente indicati come "sud del mondo" filorusso (tra loro ad esempio Messico, Indonesia, Thailandia), mentre con una certa sorpresa è stata sottoscritta dalla Serbia, rappresentata dal ministro degli esteri Marco Đurić. Il quotidiano progressista serbo Danas si è chiesto in un interessante articolo per quale motivo la Serbia di Vucic, considerata un Paese molto vicino alla Russia, tanto da non aver mai aderito alle sanzioni contro Mosca, abbia scelto di partecipare al vertice e di aderire acriticamente alla dichiarazione finale. La risposta appare abbastanza ovvia agli interlocutori di Danas: un punto fondamentale della dichiarazione riguarda la difesa dell'integrità territoriale dell'Ucraina. Questa condizione, per la Serbia di Vucic, va difesa per trasferirla direttamente sulla

CALCIO: RASSEGNA STAMPA BALCANI

 Gli Europei di calcio in Germania hanno ormai preso il via e le squadre dei Balcani occidentali coinvolte sono quattro: Slovenia, Croazia, Serbia e Albania. Per imparare a conoscerle meglio e capire cosa aspettarsi da loro, consigliamo un ottimo articolo da East Journal, che in realtà allarga la prospettiva alle squadre di tutto l'est Europa ( qui l'articolo ). Sempre in tema di calcio, segnaliamo anche un bellissimo articolo di Gianni Galleri, da Meridiano13, sulla squadra dello Sloboda Tuzla, che ha da poco riconquistato la prima divisione bosniaca e la cui storia si intreccia strettamente con quella della Jugoslavia di Tito, nonchè col carattere operaio, multietnico e progressista di Tuzla ("Sloboda", lo ricordiamo, significa "libertà").  qui l'articolo