SERBIA-UNGHERIA: SI RAFFORZA L'INTESA SU MIGRANTI E PETROLIO
Tra la Serbia di Vucic e l'Ungheria di Orban l'intesa sembra perfetta su due questioni di primaria importanza: migranti e petrolio. Entrambi questi punti mettono a nudo, oltre alle tendenze autoritarie dei due Paesi, macroscopici limiti e falle nella politica dell'Unione Europea. Iniziamo dalla questione petrolio. Con l'entrata in vigore delle nuove sanzioni alla Russia, la Serbia non potrà probabilmente più attingere al petrolio russo attraverso la Croazia (della questione ci siamo già occupati qui sul Blog ). Belgrado ha dunque deciso di guardare verso Budapest, dove l'amico Orban non negherà la propria collaborazione: i due presidenti progettano la costruzione di un oleodotto (e in futuro probabilmente anche un gasdotto) che colleghi i rispettivi Paesi, allacciandosi al cosiddetto "oleodotto dell'Amicizia". La parte paradossale di questa vicenda risiede nel fatto che l'Ungheria, pur essendo un Paese membro della UE, ha ottenuto l'esenzion