MEMORIA: LA DONNA CHE SVELO' IL TESORO DI TUDJMAN

 Lungo il difficile percorso della memoria, coltivata poco e male nei Balcani, vorrei segnalarvi ancora una storia interessante dalla Croazia. Il portale Balkan Insight qualche settimana fa ha ricordato in questo articolo Ankica Lepej, deceduta purtroppo per le conseguenze del Covid-19. 

Nel 1998, da impiegata della Zagrebacka Banka, Lepej scoprì e denunciò il fatto che la moglie di Franjo Tudjman aveva depositato sul proprio conto l'enorme somma di 210.000 marchi e 15.000 dollari, allo scopo di sottrarli alla dichiarazione patrimoniale del marito.

Vi invito a leggere l'intera storia, ricordando che a causa di questo Ankica Lepej perse il lavoro, dopo che anche il marito era rimasto disoccupato a causa del fallimento (per illeciti nella fase di privatizzazione) dell'azienda per cui lavorava. Erano tempi difficili per la Croazia, ma fare scelte giuste e coraggiose è sempre possibile "anche senza avere piani B a disposizione", come ha scritto su Facebook il famoso editorialista Boris Dezulovic il giorno della morte di Ankica Lepej.

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