LA SCIA DI VELENO DIETRO AL DRONE MISTERIOSO
La Croazia non ha proprio digerito (e non c'è di che meravigliarsi) la strage sfiorata nella notte tra giovedì e venerdì, quando un misterioso drone di fabbricazione sovietica è precipitato su una zona densamente popolata della capitale Zagabria.
Rispetto alle informazioni riportate già ieri in questo articolo sul blog, consiglio oggi anche questo riepilogo dei fatti in inglese dal portale Balkan Insight.
Inoltre, per chi legge il bosniaco, molto completo e dettagliato questo articolo uscito oggi su N1 BIH. Il premier croato Plenkovic è giunto questa mattina sul luogo dell'impatto e ha parlato di una "seria minaccia per la Croazia" e di un episodio intollerabile. Oltre alla necessità di stabilire a chi appartenesse il drone (con russi ed ucraini che negano entrambi e si rimpallano la responsabilità), Plenkovic se la prende anche e soprattutto con gli altri Paesi della NATO, dato che il velivolo, partito verosimilmente dal territorio ucraino, ha sorvolato indisturbato 2 stati membri della NATO, Romania ed Ungheria. È dunque assolutamente necessario, sempre secondo Plenkovic, una maggior collaborazione e coordinamento tra i vari Paesi per evitare incidenti di questo tipo in futuro, intercettando ed abbattendo in zone sicure velivoli che possano costituire una minaccia.
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