UN DRONE DI FABBRICAZIONE SOVIETICA SI E' SCHIANTATO A ZAGABRIA: A CHI APPARTIENE?
Il problema, ora, sembra essere soprattutto quello di capire a chi appartenesse tale drone, di cui al momento si conosce il percorso attraverso Romania ed Ungheria, prima di volare circa 7 minuti nei cieli croati e schiantarsi. Il velivolo pare essersi schiantato per mancanza di carburante (ragione per la quale l'impatto non ha provocato un vasto incendio) ed è sicuramente di fabbricazione sovietica. Dato che la sua autonomia pare essere di circa 1000 km, potrebbe ragionevolmente essere partito dalla zona di Odessa, e potrebbe appartenere a Russia o Ucraina (la sua produzione è iniziata nel 1979, ed è attualmente tra i droni in uso all'esercito ucraino), ma entrambi i Paesi lo negano.
La Russia, attraverso la propria ambasciata a Zagabria, ha dichiarato che quel tipo di drone non viene più utilizzato dal proprio esercito dal 1991 ed ha invitato a porre domande piuttosto all'ambasciata ucraina, dato che proprio in Ucraina il drone sarebbe stato prodotto. Ma anche l'Ucraina, attraverso il consigliere del ministro della difesa. Markijan Lubkijvski, ha risolutamente negato che il drone in questione appartenesse al suo Paese.
Si tratta di un incidente molto grave, dato che il drone ha sorvolato due Paesi NATO (Romania ed Ungheria), prima di schiantarsi in Croazia su una zona densamente popolata, generando un alto rischio di strage.
Una ricostruzione molto puntuale dell'accaduto in questo articolo di Radio Slobodna Evropa, mentre qui la ricostruzione, in italiano, del Fatto Quotidiano.
Commenti
Posta un commento