BOSNIA ERZEGOVINA: DODIK E BECIROVIC GUARDANO IN DIREZIONI OPPOSTE
Il presidente della Republika Srpska (entità serba della Bosnia Erzegovina) Milorad Dodik ed il membro bosgnacco della presidenza tripartita Denis Becirovic sembrano viaggiare ormai su binari completamente differenti, anzi sembrano andare in direzioni opposte. Come riporta ANSA in questo dettagliato articolo, Becirovic (che è da poco entrato in carica: la presidenza tripartita viene infatti guidata a turno per otto mesi da ciascun membro, quello serbo, qiello croato e quello bosgnacco) ha incontrato a Bruxelles il segretario generale della NATO Stoltenberg, al quale ha detto di augurarsi per la Bosnia un invito ad entrare nell'alleanza. A stretto giro, Dodik (che si trovava anche lui fuori dalla Bosnia, a Parigi) ha replicato che la componente serbo bosniaca non permetterà mai al Paese di entrare nella NATO e ha inoltre accusato Becirovic di abusare del proprio ruolo istituzionale, ricordando che le decisioni in materia militare e di difesa all'interno della presidenza collegiale vanno sempre prese col consenso di tutti i membri. Dodik ha poi usato parole pesanti contro Becirovic anche dal punto di vista politico e personale, definendolo un lobbista musulmano bosgnacco.
Il fatto che due alti rappresentanti delle istituzioni utilizzino incontri a livello internazionale per contraddirsi ed insultarsi pubblicamente sarebbe molto bizzarro nella maggior parte dei Paesi, ma per la Bosnia Erzegovina rappresenta quasi la norma. Questo inizio di 2024, tuttavia, desta nuove e maggiori preoccupazioni a causa dello scenario internazionale, col pericolo sempre incombente di una destabilizzazione dell'area balcanica. In un articolo del sempre ben documentato East Journal qui disponibile, si ricorda come mentre si parla continuamente di favorire l'ingresso della Bosnia Erzegovina nell'Unione Europea, l'agenda di Milorad Dodik guardi piuttosto a rinsaldare i rapporti con la Russia di Putin, che ha incontrato a Kazan nel mese di febbraio, stesso periodo in cui ha fatto visita anche al presidente bielorusso Lukashenko a Minsk.
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