AIDA BEGIC TRIONFA AL TUZLA FILM FESTIVAL

Una delle più importanti registe bosniache, Aida Begic ha vinto l'undicesima edizione del Tuzla Film Festival col suo Balada, una commedia romantica ispirata ad una popolare ballata folk slava. Si tratta di una pellicola forse poco adatta al mercato internazionale per una serie di riferimenti che potrebbero sfuggire al pubblico straniero, ma in generale ben accolta dalla critica (qui una recensione in italiano). 

In passato Aida Begic si era sempre dedicata a tematiche di forte impronta sociale: qui in Italia è conosciuta per il suo Djeca (uscito col titolo Buon anno Sarajevo), dedicato ai traumi del lunghissimo dopoguerra sarajevese, ma credo che la sua opera più intensa (purtroppo non disponibile in italiano) sia il magnifico Snijeg (Neve): storia di un piccolo villaggio sperduto tra i monti bosniaci, dove la guerra ha lasciato soltanto donne.

Insieme a Jasmila Zbanic, Aida Begic rappresenta probabilmente il meglio del "nuovo" cinema bosniaco, quello del dopoguerra, fatto di tanta poesia e pochi mezzi. Nata nel 1976, la Begic già nel proprio modo di presentarsi (non la si vede mai in occasioni pubbliche a capelli scoperti) è legata all'immagine di una Bosnia aperta, tollerante ed inclusiva, ma certamente radicata nella tradizione e cultura islamica. Questo, nonostante l'attenzione a tematiche spesso comuni, la differenzia dalla Zbanic, che sembra sempre guardare con una certa nostalgia allo spirito della vecchia Jugoslavia, agli ideali di laicità e fratellanza tra i popoli.

Complimenti ad Aida Begic, speriamo di poter rivedere presto qualcosa di suo in italiano.

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