LA BOSNIA AL VOTO: LE SFIDE DA SEGUIRE

Le elezioni bosniache del 2 ottobre si presentano all'insegna del solito paradosso: da una parte, la comunità internazionale preoccupata e paranoica riguardo al destino del Paese, sempre sul punto di esplodere, sempre sul punto di scomparire, sempre conteso tra questa e quest'altra potenza straniera....dall'altra i cittadini bosniaci indolenti, disillusi, a tratti autoironici nel vivere la propria tragedia. Le strade tappezzate di manifesti elettorali, davanti ai quali si passa con frettolosa indifferenza nelle prime nebbiose giornate d'autunno.

Come ben rilevato in questo ottimo articolo da OBCT, le questioni realmente in gioco nelle elezioni della prossima settimana sono ben poche. Il sistema elettorale della Bosnia post Dayton rende praticamente impossibile la transizione da una "Bosnia dei popoli" ad una "Bosnia dei cittadini", dove il fattore etnico perda importanza in favore dei diritti di cittadini e lavoratori. L'unico partito che pone al centro questo obiettivo è il DF di Zeliko Komsic, l'attuale membro croato della presidenza tripartita, non a caso oggetto di continui attacchi da parte dei nazionalisti croati dell'HDZ BIH.

Da osservare con attenzione saranno gli eventuali cambiamenti nel fronte bosgnacco e serbo. Per il posto bosgnacco alla presidenza tripartita si presentano l'eterno Bakir Izetbegovic (SDA) e il socialdemocratico Denis Becirovic. Se l'SDA (il partito bosgnacco padrone della FBIH dalla fine della guerra ad oggi) dovesse perdere la sfida, peraltro con un candidato che di cognome fa Izetbegovic, potrebbe aprirsi nel partito una crisi senza precedenti, con inevitabile riverbero su molte istituzioni bosniache. La partita è aperta e il risultato non scontato.

In area serba, invece, l'attuale membro serbo della presidenza tripartita, l'ultranazionalista Milorad Dodik, punta questa volta alla presidenza della RS (entità serba della Bosnia), un posto che gli permetterebbe di controllare la formazione del governo dell'entità. A sfidare Dodik sarà Jelena Trivic, del PDP, e anche qui la partita è aperta. Alla presidenza tripartita della Bosnia si candida Zeljka Cvijanovic, attuale presidente della RS e fedelissima di Dodik. Tutti ultranazionalisti, tutti con lo sguardo rivolto a Belgrado e Mosca più che a Sarajevo, tutti sostanzialmente in cammino verso il nulla.

A risentirci dopo il 3 ottobre....


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