KOSOVO: IL GIOCO AL MASSACRO È INIZIATO

I segnali c'erano tutti, dopo mesi di scaramucce di frontiera e con il conflitto in Ucraina sullo sfondo: nelle ultime ore il Kosovo si è infiammato. L'eterna disputa sulle targhe automobilistiche ha scatenato la reazione violenta dei serbi del Nord, che hanno eretto barricate, sparato colpi di arma da fuoco e costretto le autorità kosovare a chiudere i due principali valichi di confine con la Serbia. Da oggi, 1 agosto, sarebbe dovuta entrare in vigore la norma di reciprocità per cui le auto serbe devono applicare una targa kosovara, come avviene per quelle kosovare in Serbia (il problema, ovviamente, è che i serbi del Kosovo non sono turisti, lì ci vivono e fino ad oggi hanno continuato ad usare documenti e targhe automobistiche serbe). 

Dopo 24 ore di disordini e tensione, con le sirene che hanno risuonato in diverse città kosovare, sembra esser tornata una relativa calma. L'entrata in vigore della nuova normativa su targhe e documenti è stata rinviata al 1 settembre e nel frattempo si proverà a trattare. Ma la questione non è certo (soltanto) un affare tra Belgrado, Tirana e Pristina: sul Kosovo si sono immediatamente schierati la NATO da una parte e la Russia dall'altra, con dichiarazioni bellicose ed impegnative. Il Paese, esattamente come la vicina Bosnia Erzegovina, si sente in pericolo e progetta l'adesione alla NATO, ma la Russia appoggia il presidente serbo Vucic senza mezzi termini: sul territorio kosovaro opera la KFOR, missione militare a guida NATO pronta ad intervenire, ma è da ricordare che il Kosovo, per i russi, non è neppure uno Stato indipendente ma una provincia serba.

Il gioco al massacro è iniziato? Lo capiremo nei prossimi giorni, tenendo bene a mente che sullo sfondo c'è anche la fragilissima Bosnia Erzegovina, dove si dovrebbe votare in ottobre, ma il caos è tale che l'Alto Rappresentante ha minacciato di far valere le proprie prerogative per imporre una riforma elettorale su cui i partiti non riescono ad accordarsi.

Sulla situazione kosovara, due articoli in italiano da Today e da Formiche.net


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