PUTIN CITA IL KOSOVO, SERBIA IN CRISI D'IDENTITÀ

 Vladimir Putin, citando il Kosovo come esempio di autodeterminazione, ha messo la Serbia in una posizione di forte imbarazzo. Il più filorusso dei Paesi post jugoslavi, legato economicamente, politicamente e culturalmente a Mosca, dopo l'inizio della guerra in Ucraina non aveva mai abbandonato lo zio Vladimir: la Serbia non ha approvato alcun pacchetto di sanzioni contro la Russia e la sua compagnia aerea Air Serbia ha continuato i collegamenti con la Russia nonostante i moltissimi allarmi bomba e i disagi per i pochi passeggeri. 

Uno dei punti forti dell'alleanza serbo-russa, tuttavia, era rappresentato proprio dalla posizione russa sul Kosovo, di cui Mosca (e anche Kiev, peraltro) non ha mai riconosciuto l'indipendenza. Se il presidente serbo Vucic ha di fatto messo a rischio il percorso di adesione alla UE, con le sue scelte marcatamente filorusse e disallineate rispetto alla maggioranza dei Paesi europei, è stato anche e forse soprattutto perché contava su Mosca per l'eterna questione kosovara. Ora però Putin cita il percorso kosovaro (autonomia nel 1999 e piena indipendenza nel 2008) come esempio di quello che dovrebbe accadere nelle autoproclamate repubbliche filorusse del Donbass...e questo non può che gettare nello sconcerto e nel caos Belgrado, che potrebbe esser tentata da un riposizionamento.

Tutta la complicata questione è ben riassunta in questo articolo da East Journal



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