MIGRANTI IN BOSNIA: LE FERITE DEL CORPO E DELL'ANIMA

 Giacciono dimenticati alle porte dell'Europa, feriti, traumatizzati, non di rado cadaveri nei boschi innevati. Qualcuno ha tentato decine di volte il "game", la drammatica roulette russa dell'attraversamento illegale dei confini. Sono per la stragrande maggioranza giovani maschi, in prevalenza afghani, che hanno sulle spalle anche il peso di una famiglia lasciata in patria, appesa alla speranza delle loro future rimesse. 

In un lungo e dettagliato articolo per Melting Pot Europa, Rossella Marvulli ricostruisce l'operato di Medical Volunteers International nel nord ovest della Bosnia Erzegovina. Ne esce un quadro drammatico e vergognoso: le ferite, le malattie respiratorie e della pelle, l'abuso di psicofarmaci sembrano essere la norma nella disperata esistenza di queste persone, volutamente dimenticate ai margini dell'Europa che in questi giorni si autocelebra come accogliente. 

Qui l'articolo da leggere assolutamente 



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