KOSOVO: SI MOLTIPLICANO GLI ATTACCHI ALLA POLIZIA DI FRONTIERA

 Come sempre, immancabilmente accade appena la situazione interna della Serbia e quella internazionale si complicano, la tensione nell'area balcanica occidentale sale soprattutto in Kosovo. I media della regione, ma anche il portale Balkan Insight, portano all'attenzione dei lettori la strana e pericolosa escalation di violenza contro la polizia di frontiera kosovara, con cinque attacchi negli ultimi quattro giorni. Non si tratta di incidenti di poco conto: per il momento nessun poliziotto ci ha rimesso la vita, ma gli attacchi sono stati condotti non solo con lanci di pietre e sabotaggi stradali per mettere fuori uso le auto forandone le gomme, si è anche sparato con AK-47 e almeno in un caso è stata usata una bomba a mano. L'ultima "imboscata" è stata tesa nella notte tra venerdì e sabato, intorno alle 3,10 del mattino, ad un'auto impegnata in attività di prevenzione del contrabbando, lungo una strada ufficialmente chiusa al transito non lontano dal valico di Jarinje. Per questo attacco, nel corso del quale si sarebbero verificate due esplosioni, è stato probabilmente utilizzato materiale pirotecnico.

Il ministro degli interni kosovaro, Xhelal Svecla, è ovviamente convinto che la responsabilità ricada su gruppi serbi, che agirebbero immediatamente a ridosso della frontiera (frontiera che, è necessario sempre ricordarlo, non esiste neppure per la Serbia, che non riconosce l'autonomia del Kosovo e lo considera una propria provincia).

Fonti: N1 BIHBalkan Insight



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