BHRT: LA PROTESTA DEI LAVORATORI PER NON SPEGNERE LA BOSNIA ERZEGOVINA

 Lunedì 28 marzo, i dipendenti della TV pubblica bosniaca BHRT hanno manifestato contro la scellerata politica che potrebbe portare alla definitiva chiusura. Molti pensano che lo schermo nero sul canale di BHRT, significherebbe schermo nero per la Bosnia Erzegovina stessa: capolinea. La TV pubblica bosniaca non ha smesso di trasmettere neppure durante la guerra, ma ora rischia la morte per fallimento.

Non si tratta di una storia qualsiasi, ma di una vicenda che racconta e riassume la politica bosniaca intera. La BHRT, infatti, esiste principalmente per difendere il carattere unitario della Bosnia Erzegovina, ed è affiancata da altre due emittenti pubbliche, a livello delle due entità: la RTRS (Republika Srpska) e RTVFBiH (Federazione BIH). In teoria, queste due emittenti dovrebbero versare la metà del canone ricevuto alla BHRT, ma RTRS non lo fa più dal 2017 ed ha maturato un debito di circa 32 miliardi di euro. Le autorità della RS e i media controllati dai partiti lì al potere, tuttavia, sostengono che la RTRS non debba nulla a BHRT, dato che non è mai stata creata l'agenzia pubblica che doveva occuparsi della gestione complessiva delle TV pubbliche della Bosnia Erzegovina. Non solo: l'ondata di licenziamenti di questi giorni, dovuta al dissesto economico, viene raccontata come un "repulisti di giornalisti serbi" e un politico del SNSD (il partito di Milorad Dodik) ha minacciato in un tweet di far saltare la sede di BHRT.

Tutta questa triste e complicata vicenda, che ben testimonia le difficoltà del giornalismo e dell'informazione radiotelevisiva in Bosnia Erzegovina, è stata raccontata nei dettagli da Buka (qui la versione italiana dell'articolo, da OBCT)


Commenti

Post popolari in questo blog

UFFICIALE: DODIK PRESIDENTE DELLA REPUBLIKA SRPSKA

SREBRENICA E IL PRIMO 11 LUGLIO SENZA IRFANKA PASAGIC

KOSOVO: COSA STA SUCCEDENDO