IN PIAZZA PER LA SALUTE, DA BIHAC A SARAJEVO

 La Bosnia Erzegovina vera, quella che se ne frega del nazionalismo ed è stanca di soprusi e cattiva politica, è scesa in piazza ieri per far sentire la propria voce sul diritto alla salute. Spulciando la stampa bosniaca, si trova infatti molta attenzione su due diverse manifestazioni, legate però in qualche modo tra loro, in quanto testimoniano la stanchezza di tutti quei cittadini bosniaci ancora capaci di pensare ed indignarsi.

La prima manifestazione, raccontata sia dal portale Buka che da Dnevni Avaz si è svolta a Bihac, dove un gruppo di cittadini di Bosanski Petrovac si è riunito per chiedere conto e giustizia della morte, seguita al parto, della giovane Azra Becirsphaic (25 anni) e del suo bambino presso l'ospedale "Irfan Ljubijankic" di Bihac. Sulle cause di questa tragedia sta indagando la Procura del cantone Una-Sana, ma più in generale molte donne presenti in piazza hanno "rotto il silenzio" e denunciato le terribili condizioni in cui le donne bosniache sono costrette a partorire negli ospedali bosniaci. Stupisce e colpisce che tanto Avaz, quanto Buka, per descrivere il trattamento pessimo ricevuto abitualmente dalle partorienti bosniache usino il termine "nasilje" (violenza), a significare che non si parla solo di carenze sanitarie, ma di veri e propri maltrattamenti sotto il profilo psicologico.

La seconda manifestazione, raccontata oggi da Buka, si è invece svolta a Dobrinja (un quartiere di Sarajevo vicino all'aeroporto), dove i cittadini chiedono di fermare il progetto di costruzione di un deposito di kerosene e benzina in un'area ad alto rischio di inquinamento idrico. Al di sotto di tale complesso (i cui permessi di costruzione, secondo i cittadini di Dobrinja, non sarebbero regolari) scorre infatti un ruscello, la cui acqua finisce poi nel Bacevo, da cui l'intera Sarajevo si rifornisce. Amra Topalovic, rappresentante di un gruppo di cittadini che aderiva alla protesta, ha ricordato che basterebbe un litro di derivato del petrolio, per inquinare l'acqua potabile dell'intera Sarajevo.